FABRIZIO PELLACCI
1949-2025

Ci ha lasciato in silenzio, andandosene senza neppure prepararci o avvisarci.
Eppure, tutti quelli che hanno conosciuto Fabrizio ricordano un uomo diretto, energico, a petto in fuori, l’ennesima sigaretta fra le labbra, bonariamente guascone. Un po’ Clarke Gable e un po’ John Wayne.
E Fabrizio Pellacci è stato veramente un grande pioniere. Uno dei padri che hanno introdotto, promosso, diffuso l’artroscopia di ginocchio in Italia.
Nato nel 1949, nel 1980 è stato uno dei Soci Fondatori del Gruppo Italiano Artroscopia (GIA) e nei due bienni 1982-1983 e 2001-2003 Presidente di quella che da G.I.A. poi diventò SIA (Società Italiana di Artroscopia).
Nel 1984 è stato Autore del primo Manuale Italiano di Artroscopia, e nel 2005 Editor del Primo Trattato di Artroscopia dell’arto inferiore pubblicato in due volumi.
Ma il suo vero fiore all’occhiello, a cui teneva quasi come a un figlio, è stato il “Corso Teorico-Pratico di Chirurgia Artroscopica e Workshop sulle Protesi di Ginocchio” che si è tenuto ogni anno a Bologna, che ha organizzato e di cui è stato Presidente dal 1986 fino al 2019 (vedi prima foto in calce). Ben 34 edizioni, probabilmente un record mondiale. Un appuntamento tradizionale e imprescindibile nel calendario annuale delle attività congressuali ortopediche italiane, che ha enormemente contribuito a diffondere la cultura e le conoscenze della chirurgia artroscopica e del ginocchio fra gli allora giovani chirurghi italiani.
Una sorta di Festival di Sanremo dove tutti, almeno una volta nella loro vita professionale, sono passati come discenti per ascoltare le relazioni dei più importanti chirurghi del ginocchio e artroscopisti del nostro Paese e quelle di una sempre qualificata rappresentanza della Mayo Clinic, di cui Fabrizio era stato orgogliosamente allievo. Ricevere l’invito come Relatore ad uno dei suoi corsi era motivo di grande orgoglio: significava essere entrati ufficialmente in una sorta di olimpo della chirurgia artroscopica e del ginocchio italiana.
L’ultima volta che lo abbiamo incontrato è stato a Roma nel 2022, appena dopo la fine della pandemia, al primo Congresso Nazionale della neonata SIAGASCOT. Vedere quell’uomo così fiero commuoversi mentre gli si consegnava la targa di ingresso nella Hall of Fame della nostra Società (vedi seconda e ultima foto in calce) insieme ad altri giganti come i professori Mario Bianchi, Carlo Fabbriciani, Giancarlo Puddu e Franco Ghisellini, è stato motivo di profondo orgoglio. Un riconoscimento strameritato, un gesto di gratitudine nei confronti di un fondamentale protagonista della storia recente della nostra chirurgia.
Tutta la famiglia SIAGASCOT ti saluta con affetto, caro Fabrizio: quelli che ti hanno conosciuto, stimato e apprezzato e i più giovani, che non devono dimenticare chi sei stato e cosa hai rappresentato.
E se li dovessi incontrare lassù, salutaci tanto anche Alberto e Alfredo.
Un grande abbraccio a te e a tutta la tua famiglia. E grazie per tutto quello che hai fatto.



